Interview de deux jeunes professionnels du secteur



Marco Alberto CIOCCA et Luca ZANATTA, deux jeunes cuisiniers Italiens du BOSCOLO EXEDRA de Nice nous expliquent avec du recul, et même avec un peu d'humour leurs parcours et leurs expériences respectives : ils nous donnent leur vision de ce qu'est aujourd'hui le monde la cuisine, et les disparités entre la cuisine gastronomique Française et celle Italienne.




Marco Alberto CIOCCA :

Quale è il tuo ruolo in cucina ?
Sono commis de cuisine all'hotel Boscolo Exedra di Nizza.
Puoi spiegarci il tuo percorso scolastico, e perché ti sei avvicinato alla professione di cuoco ?
Mi sono avvicinato alla professione di cuoco perché fin da bambino amavo esprimere quello che provavo e ho trovato nella cucina una forma d'arte. Ho frequentato l'istituto alberghiero IPSSAR "G. Marchitelli" a Villa Santa Maria, un piccolo paese in Abruzzo, dal 2008 al 2013. Ho sempre ottenuto buoni risultati. I primi due anni di scuola mi hanno introdotto nel mondo della ristorazione, portandomi a scegliere per il terzo anno l'indirizzo di cucina. Ho superato gli esami per la qualifica di cuoco con il punteggio di 86/100. In seguito gli ultimi due anni mi hanno portato a diplomarmi agli esami di stato con 97/100. Durante il mio percorso ho avito l'opportunità di partecipare a stages linguistici, a corsi e manifestazioni. 
Puoi raccontarci il tuo percorso lavorativo ?
Il mio percorso lavorativo è breve perché svolto durante le estati di vacanza. Ho iniziato a 14 anni come cameriere per conoscere da più vicino questo nuovo mondo. Ho ripetuto la stessa esperienza anche l'anno seguente, sempre nello stesso ristorante a sud di Roma. In seguito dopo la qualifica sono stato scelto insieme ad un altro ragazzo della mia scuola per andare a lavorare all'hotel Olden a Gstaad, in Svizzera, come commis de cuisine. Mi richiamarono l'anno seguente per la stagione estiva. Tra le due stagioni ho svolto uno stage obbligatorio per la scuola a Genova, nell'hotel Sheraton. Ora lavoro qui a Nizza nel Boscolo Exedra da qualche mese.
Secondo te, la scuola ti ha ben formato per lavorare all estero?
Non completamente, ho avuto una buona formazione per lavorare in Italia, per l'estero la più grande barriera sono le lingue. Ora come ora non è possibile impararle correttamente a scuola.
Hai già lavorato con dei Francesi dentro una brigade. Rispetto alla tua esperienza in Italia, e alla tua formazione, che cosa pensi della loro maniera di lavorare?
Quest'anno ho lavorato con due ragazzi francesi, ma per poco tempo. Non sono stato completamente soddisfatto del rapporto che si era creato, mancavano un pò di rispetto ed umiltà. Ci sono altri impiegati nell'hotel di nazionalità francese a cui non si può rimproverare nulla. Comunque non posso ancora esprimermi e giudicare la maniera di lavorare perché sono ancora troppo inesperto. 
In Francia gli studenti degli istituti alberghieri alternano la scuola con il lavoro, cosa ne pensi?
Dovrebbe essere un aspetto positivo, perchè i ragazzi possono rendersi conto subito di com'è questo lavoro. In più accumulano già esperienza. Nello stesso momento si toglie tempo allo studio. Oggi la ristorazione si è trasformata e continua ad evolvere, delle buone basi e sono davvero indispensabili.
Credi che il sistema scolastico Italiano nelle scuole alberghiere e non solo, trarrebbe beneficio ispirandosi a quello Francese ?
In parte. Soprattutto perchè iniziando a lavorare come stagista, ci sibrende conto del mestiere intrapreso e si ha il tempo di cambiare indirizzo scolastico. Molti ragazzi frequentano l'alberghiero senza proseguire questa carriera.
 Come ti vedi fra qualche anno ? Hai ancora voglia di viaggiare?
Tra qualche anno mi vedo ancora con la voglia di crescere, lavorando con sempre più passione. Sono all'inizio della mia carriera e viaggiare apporta in bagaglio culturale immenso, quindi sicuramente ho voglia di girare il mondo, grazie alla cucina ho la possibilità.
 

Luca ZANATTA :


Quale è il tuo ruolo in cucina ?
Sono capo partita ai secondi, ossia dirigo il settore destinato alla preparazione dei piatti principali sia di carne che si pesce.
Puoi spiegarci il tuo percorso scolastico, e perché ti sei avvicinato alla professione di cuoco ?
Il mio percorso è stato un normalissimo percorso scolastico all'alberghiero dove ho fatto cinque anni di studio. Non so perché mi sono avvicinato a questo mondo,ma ormai il danno era fatto,sono stato risucchiato come in un buco nero! Dove trovi un altro lavoro con così tanti ingredienti da fondere insieme … Così tante culture e tanti cibi ancora da scoprire... Insomma una professione che varia da paese a paese e soprattutto da persona a persona !
Secondo te, la scuola ti ha ben formato per lavorare all’estero?
La scuola ti da i mattoni, sei tu che devi costruirci qualcosa. Dipende sempre dall'alunno, pensa che per me il francese era come la criptonite per superman, neanche il piombo poteva salvarmi.....e invece guarda dove sono,e dire che per parlarlo "bene" c'è voluto solo due mesi. Naturalmente grazie a quei ma tronconi che son riuscito ad incastrare modo tetrix
Hai già lavorato con dei Francesi dentro una brigade. Rispetto alla tua esperienza in Italia, e alla tua formazione, che cosa pensi della loro maniera di lavorare?
A Ognuno ha il suo modo di lavorare e varia da posto a Posto e soprattutto da persona a Persona.
In Francia gli studenti degli istituti alberghieri alternano la scuola con il lavoro, cosa ne pensi?
Questa è una grande idea. Sono qui in Francia da ormai un anno e mezzo e ho potuto toccare con mano questa iniziativa e sono d'accordissimo. Sono dell'idea che così facendo il ragazzo possa capire subito se é un lavoro che farà per lui o meno. Anche se gli insegnanti dovrebbero far capire meglio agli alunni che effettuano uno stage lavorativo a non sottovalutare l'importanza di questi corsi così da non gravare anche sulle varie aziende che li offrono.
Credi che il sistema scolastico Italiano nelle scuole alberghiere e non solo, trarrebbe beneficio ispirandosi a quello Francese ?
Credo di si,anche perché in questo modo si possono affinare le basi che scuola ti offre mettendole subito in atto. E soprattutto comprendere meglio il mondo del lavoro
 Come ti vedi fra qualche anno ? Hai ancora voglia di viaggiare?
Non mi sono mai posto questa domanda.... sinceramente non lo so! A 24 anni ho ancore tanto da imparare lavorativamente e culturalmente parlando. 
Quindi imparato bene il francese magari cambierò nazione o solamente città, però è tutto da vedere l'avvenire è pieno di incognite e tutto dipenderà da che sentiero prenderò al prossimo bivio
 


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